“I nostri passi sulle orme lasciate vuote nei campi di sterminio. Il nostro cammino sulla strada di casa - la guerra finita - in faccia a qualsiasi tentativo di negazionismo, a qualsiasi rigurgito fascista”. – affermano all’unisono le associazioni del Coordinamento Torino Pride – “Camminiamo insieme noi che – idealmente – indossiamo la stella e tutti i triangoli del sistema della morte in memoria di quanto accadde. Perché non accada ancora.

Per contrasto a ogni messaggio di morte e sopraffazione. Perché non possiamo più parlare di fatti ignobili definendoli “ragazzate”. Non possiamo più tacere o saremo colpevoli. Ci siamo, veniteci a prendere. Provate a farlo alla luce del giorno e non muovendovi nella notte che vogliamo restituita a chi lavora il terzo turno, a chi veglia in ospedale, a chi si diverte o a chi prepara per gli altri, il pane. Venite, uscite allo scoperto. Conoscete i nostri indirizzi, vi aspettiamo. È tempo che la lezione della storia vi venga detta con chiarezza perché è evidente che abbiamo sbagliato. Non siamo stati abbastanza vigilanti, non abbiamo protetto il volo della farfalla gialla della bambina di Terezin. Oggi, quella farfalla diventa vento. Da oggi sarà sui nostri abiti e volerà in alto, illuminerà persino le vostre vite meschine, in alto sopra la cenere dei forni che vorreste tenere accesi. Noi siamo resistenza, noi siamo partigiani e staffette. Noi ricordiamo e agiamo. E ci troverete ad aspettarvi”.

[…] tra il carnefice e la vittima non può esserci mai una memoria condivisa […]
La memoria delle vittime innocenti di quelle atrocità è patrimonio dell’intera nazione, che va onorato, preservato e trasmesso alle nuove generazioni perché non avvengano mai più quegli orrori.

Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, discorso al Quirinale del 27 gennaio 2020

[…] per ricordare che si può, una gamba davanti all'altra, essere come quella bambina di Terezin che ha disegnato una farfalla gialla che vola sopra i fili spinati. Io non avevo le matite colorate e forse non avevo la fantasia meravigliosa della bambina di Terezin. Che la farfalla gialla voli sempre sopra i fili spinati. Questo è un semplicissimo messaggio da nonna che vorrei lasciare ai miei futuri nipoti ideali. Che siano in grado di fare la scelta. E con la loro responsabilità e la loro coscienza, essere sempre quella farfalla gialla che vola sopra ai fili spinati.

Senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di sterminio, al Parlamento Europeo il 29 gennaio 2020