Notizie
I Sentinelli di Milano hanno pubblicato:
Fabio Tuiach oggi è stato condannato a 2 anni di reclusione senza beneficio della pena sospesa.
Il pubblico ministero aveva chiesto 10 mesi.
È una sentenza storica vista la portata della condanna per diffamazione. Pur in assenza del riconoscimento della aggravante della Legge Mancino, la giustizia ha ritenuto di dover condannare Tuiach e risarcire la vittima Antonio Parisi per le ripugnanti parole di Tuiach medesimo.
Antonio Parisi, che a Trieste era stato vittima di un pestaggio, ha ottenuto quindi giustizia grazie anche al lavoro della sua Avvocata Maria Genovese.
A supporto dell'eccezionalità della sentenza anche il fatto di vedere riconosciuta la richiesta risarcitoria dell'associazione dei Sentinelli, riconoscendo alla stessa la tutela di un interesse collettivo relativo alla comunità LGBT+.
Stiamo tornando a casa da Trieste felici per Antonio e il suo coraggio, ma soprattutto perché oggi abbiamo fatto un piccolo passo in avanti di civiltà nonostante il vuoto legislativo di una politica miope.
Un ringraziamento sentito alla "nostra" Avvocata Paola Ponte che ha seguito la causa per i Sentinelli.
COMUNICAZIONE DI AGEDO NAZIONALE
Ieri purtroppo, come ci si poteva aspettare, durante l'Europride a Belgrado in Serbia ci sono stati dei gravissimi attacchi da parte di gruppi neonazisti e neofascisti appoggiati dalla Chiesa cristiana ortodossa che la polizia non ha potuto o voluto contenere.
Il governo serbo sapeva di queste minacce e, anziché reprimere le contestazioni antidemocratiche di coloro che vogliono impedire alle persone di essere ciò che sono, in una prima fase ha annullato il pride per poi consentirlo solo su pressione internazionale.
È assolutamente grave che in una nazione che vuole entrare nell'Unione Europea succedano ancora fatti di questo tipo. Ciò conferma il bisogno di una vigilanza costante sui paesi in cui i diritti civili vengono negati. Non c'è nessun motivo valido per impedire alle persone di essere sé stesse e di testimoniarlo pubblicamente. Qualsiasi giustificazione a sostegno di chi la pensa in modo contrario sarebbe un insieme di parole vuote e inutili.
Ci aspettiamo che anche in Italia tutte le forze politiche siano omogenee e unite nel condannare quanto è successo perché qualsiasi passo indietro rispetto all'affermazione dei diritti sarebbe estremamente grave e non tollerabile.
Vedere tuttoggi feriti o persone che rischiano la vita per poter mostrare pubblicamente quello che intrinsecamente sono è veramente una cosa che grida vendetta. Su questo ragionino tutti quanti.
Noi vogliamo che i nostri figli, i nostri parenti e i nostri amici possano camminare a testa alta alla luce del sole e vivere liberi da qualsiasi timore o paura dovuti all'odio altrui.
Fiorenzo Gimelli
Presidente di AGeDO Nazionale
Pubblicata la piattaforma programmatica delle associazioni LGBTQIA+ rivolta alla politica, sul sito www.lastradadeidiritti.it .
“Non è più il tempo della timidezza, né dell’indecisione programmatica che strizza l’occhio al pregiudizi - dichiarano le associazioni. Ora ci troviamo qui, al bivio. Per non tornare indietro, come stanno facendo Stati Uniti in materia di aborto e Russia con l’inasprimento della legge ‘anti-lgbt’, serve una proposta chiara, che dia gli stessi diritti a chi non li ha.
Matrimonio egualitario, riconoscimento di figli e figlie alla nascita, adozioni per tutte le coppie e single, accesso alla PMA per coppie di donne e donne single, completamento della legge sui crimini d’odio, educazione sessuale e affettiva nelle scuole, riconoscimento dell’identità di genere, diritti delle persone intersex, condanna delle cosiddette terapie riparative.
Anche in Italia - proseguono le associazioni - c’è chi vuole riportare indietro l’orologio della storia, ignorando che la strada dei diritti, in tutta Europa, ormai si pone oltre gli schieramenti politici. Lo dimostrano anche i 50 Pride italiani di quest’anno con milioni di persone nelle strade, che oggi si chiedono chi potrà rappresentarli nel prossimo Parlamento.
Chi sceglie la strada dei diritti ha inoltre la responsabilità di candidare persone che la sostengano con convinzione, perché troppe leggi negli ultimi 20 anni sono naufragate per mano di chi ha tradito il mandato elettorale.
L’Italia - concludono - non può più permettersi di restare l’ultimo tra i Paesi fondatori dell’Unione Europea in tema di uguaglianza dei diritti delle persone LGBTQIA+, sono in gioco i principi di libertà e democrazia sui quali si fonda il nostro Paese”.
Sottoscritta da :
AGEDO, ARC, ARCO, ARCIGAY, ALFI, Ass. Quore, Cammini di Speranza, C.C.O Mario Mieli, CEST, Certi Diritti, Dì Gay Project, EDGE, Famiglie Arcobaleno, Gay Center, GAYNET, Gender x, Gruppo Trans APS, Globe MAE, MIT, NUDI, Omphalos LGBTI, Polis Aperta, Pride Vesuvio Rainbow, Rete Genitori Rainbow Rete Lenford, Tenda di Gionata, Tgenus, Ufficio Nuovi Diritti CGIL Nazionale.
Il Gruppo CRC pubblica in occasione dell’anniversario della ratifica della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC) in Italia il 12° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della CRC in Italia (12° Rapporto CRC) a quasi due anni di distanza del precedente, un lasso di tempo in cui sono intervenuti eventi che ci hanno posto dinanzi a scenari e difficoltà nuove: la pandemia da COVID-19 prima ed il conflitto in Ucraina poi, hanno avuto ed avranno un impatto enorme sulle generazioni presenti e future. Famiglie, Scuola, Servizi stanno vivendo un affaticamento che mette in luce la necessità di un supporto e di un investimento ormai non più rinviabile. Povertà minorile, denatalità e cambiamenti climatici sono fenomeni che il Gruppo CRC continua a monitorare con crescente preoccupazione alla luce dei dati disponibili che mostrano come le misure sinora adottate non siano sufficienti e non abbiano generato l’impatto sperato.
Il testo completo del rapporto è scaricabile dalla sezione DOCUMENTI/GUIDE INFORMATIVE del sito
La Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (Convention on the Rigths of the Child - CRC) è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, e ratificata dall'Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176
Il testo approvato alla Camera sarà ripresentato in Senato
Mercoledì 27 aprile scade l’embargo di 6 mesi provocato da quella taglio che ha, di fatto, bocciato il disegno di legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo.
Ad annunciare la ripresa dei lavori attorno al disegno di legge affossato a fine ottobre è stato Alessandro Zan nella intervista al quotidiano La Repubblica. Il testo sarà lo stesso approvato dalla Camera dei deputati e il confronto ripartirà dalle Commissioni di Palazzo Madama prima di un nuovo approdo in Aula per il voto.
“Sarà ripresentato lo stesso testo, perché è quello che aveva avuto il via libera alla Camera a larga maggioranza, voluto da Pd, M5Stelle, Leu e anche da Italia Viva e da una parte di Forza Italia”...
“Oggi la situazione è diversa: la Lega è in difficoltà, e i trascorsi legami con Putin stanno logorando Salvini e le sue posizioni sovraniste. Siamo nel pieno di una guerra in Europa, dunque la questione dei diritti è urgente e centrale. E mentre il Parlamento è inadempiente sulle leggi di civiltà come questa, che riguarda i crimini d’odio, le persone continuano ad essere oggetto di discriminazione e violenze non per quello che fanno, bensì per quello che sono, semplicemente perché esistono”.
7 Marzo 2022
Agedo Nazionale, insieme all’associazione Genderlens, ha elaborato una Proposta di Regolamento Scolastico per la ‘Carriera alias’ come suggerimento per i Consigli d’Istituto che desiderano applicarla.
Qui oltre trovate anche l’elenco delle scuole che ci risulta abbiano già attivato la Carriera Alias (aggiornato al 7 marzo 2022) con un totale di 65 scuole).
Al termine dell’articolo trovate un esempio del modulo di richiesta per attivare la Carriera alias da parte delle famiglie o direttamente della persona interessata, e alcune uscite sulla stampa su questo argomento.
Leggi e scarica la Proposta di Agedo e Genderlens
GENDERLENS_AGEDO Proposta-di-Regolamento-Scolastico-per-Carriera-Alias-2 Download
Con questo documento Agedo desidera fornire una traccia alle scuole primarie e secondarie che vogliono inserire nel proprio Regolamento scolastico la ‘carriera alias’.
Si tratta di un accordo di riservatezza tra scuola, studente e famiglia (se minorenne) che permette di inserire nel registro elettronico il nome scelto dalla persona transgender al posto di quello anagrafico, evitando così sofferenze ed episodi di bullismo agli studenti che non si riconoscono nel sesso biologico di nascita. L’ansia di venire chiamati davanti ai compagni con un nome assegnato alla nascita nel quale non si riconoscono spinge molti ragazzi alla depressione e all’abbandono scolastico.
Il 26 gennaio il parlamento francese ha approvato in via definitiva una legge che vieta le terapie di conversione destinate a “curare” l’orientamento sessuale delle persone non eterosessuali, bisessuali o transgender, incluso l’elettroshock.
La legge introduce un nuovo reato per chi pratica questo tipo di terapie, con pene di due anni e 30.000 euro di multa o di tre anni e 45.000 euro se siano coinvolti dei minori.
Dopo altri paesi, come la Germania, il Brasile e il Canada, anche la Francia compie questo passo importante in favore dei diritti umani. L’Italia ancora no.
Da noi, al contrario, queste pratiche esistono ancora e sono purtroppo molto diffuse. Secondo la Società Italiana di Andrologia circa il 10% dei giovani Lgbti è vittima di pratiche tese a correggere l'orientamento sessuale (il numero preciso delle vittime è difficile da quantificare perché si tratta di un fenomeno sommerso).
Queste terapie sono prive di basi scientifiche, sono contrarie a ogni deontologia e possono arrecare gravi danni a chi le subisce, spesso ragazzi e ragazze adolescenti.
È il momento di mettere al bando le terapie di conversione anche in Italia, perché l'identità di genere di ogni persona va rispettata e tutelata.
da Amnesty International - Italia
By Sara Giraudi 18 Febbraio 2022
È attivo a Carmagnola il primo sportello di ascolto e di informazione rivolto alle persone LGBTQIAP+ e ai loro familiari, nato dalla collaborazione tra AGEDO Torino e il circolo Margot.
Lo sportello è aperto ogni primo e terzo sabato del mese, dalle 15.00 alle 17.30, presso i locali di via Donizetti, 23.
L’obiettivo dell’iniziativa è supportare i genitori e le famiglie nel percorso di coming out dei figli e delle figlie lesbiche, gay, bisessuali, trans*, poliamorose, +.
La linea d’azione è la stessa adottata da AGEDO, associazione nata nel 1993, che conta più di 35 sedi territoriali e diversi punti di ascolto a livello nazionale. AGEDO si impegna a lavorare nel sociale, per ridurre e abbattere i pregiudizi, le paure e gli stereotipi relativi all’identità sessuale, con l’obiettivo di educare al rispetto delle persone LGBTQIAP+ e ad intervenire contro ogni forma di discriminazione.
Le sue attività sono mirate, nello specifico, a offrire ascolto e accoglienza alle famiglie; prevenire il disagio giovanile attraverso un’informazione corretta e la sensibilizzazione del mondo della scuola; promuovere all’interno delle istituzioni e della cittadinanza i temi del rispetto di tutte le persone e di tutte le soggettività, nell’ottica della promozione di una cultura dell’accoglienza, della relazione e della valorizzazione delle differenze; contrastare la violenza, l’esclusione e le discriminazioni basate sul genere e l’orientamento sessuale a partire dal contesto familiare.
Grazie al supporto di AGEDO Torino, lo sportello – aperto a tutta la cittadinanza – si presenta quindi come uno spazio gratuito di informazione, ascolto, supporto qualificato, confronto, che garantisce massima riservatezza e discrezione. Saranno gli operatori di AGEDO ad occuparsi dell’accoglienza e del supporto alle richieste dell’utenza, affiancati dai volontari del Margot. Oltre al semplice colloquio, saranno organizzati momenti di confronto ed eventi di sensibilizzazione su diversi temi.
“Come associazione, siamo felici di poter offrire uno spazio di incontro e di confronto. Lo sportello ha l’obiettivo di promuovere una cultura dell’accoglienza e dell’inclusione, inserendosi all’interno degli altri servizi già attivi al circolo”, spiega la presidente del Margot, Alina Seiceanu.
È possibile contattare lo sportello durante gli orari di apertura del servizio tramite email:
oppure visitando il sito web www.circolomargot.it/progetti/sportelloagedo/
tratto da : Corriere di Carmagnola
IL DDL ZAN viene definitivamente cancellato al Senato.
Oggi è un brutto giorno ma non è la fine del mondo. Siamo stati uniti nel sostenere questa battaglia. Ricordo che tutti abbiamo sostenuto il NO ad accordi al ribasso e che meglio niente di una brutta legge. Spero che il movimento LGBT+ non si divida nuovamente e serri le fila. Proviamo a prendere l'iniziativa non solo subirla. Io vorrei ringraziare Zan, Maiorino e Cirinnà e tutti coloro che di sono battuti. Avanti.
Il disegno di legge avrebbe contrastato i crimini d’odio motivati da questioni legate all’orientamento sessuale, l’identità di genere, la misoginia e l’abilismo.
Sono fuori dalla protezione da parte dello Stato, dunque, anche le persone disabili e le donne.
La conferenza dei capigruppo del Senato ha calendarizzato la ripresa della discussione della legge contro l'omotransfobia per il 27 ottobre.