Adelmo e gli altri - Asti
L'Associazione Agedo di Asti, Alessandria ed Alba, l'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea di Asti, l'Anpi provinciale di Asti in collaborazione con la Fondazione "Giovanni Goria" organizzano, su progetto di Agedo-Torino, due iniziative dedicate alla storia delle repressioni delle diversità nei regimi totalitari del XX secolo.
Il punto di partenza, che dà anche il titolo all'iniziativa, sono un libro ed una mostra dal titolo Adelmo e gli altri curati da Cristoforo Magistro. Viene proposto agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado e al pubblico interessato un corso di formazione on line durante il quale si cercheranno di approfondire i meccanismi di definizione, criminalizzazione ed isolamento delle diversità omosessuali, così lontane dal modello virile, machista o di donna proposto dalla propaganda del regime fascista e nazista. Attraverso la ricerca storica verrà ricostruita l'azione persecutoria del regime attuata in particolar modo attraverso gli strumenti repressivi della polizia e del confino. Adelmo, 19 anni, il più giovane dei confinati per "pederastia", diventa il simbolo delle vittime della repressione fascista nei confronti degli omosessuali.
Il 24 novembre, presso la fondazione "Giovanni Goria" di Asti, in piazza San Martino, alle ore 17, verrà inaugurata la mostra documentaria Adelmo e gli altri. I confinati omosessuali dal fascismo. L'esposizione è composta da 31 pannelli, ed è già stata presentata in numerose città, tra le quali Torino, Genova, Padova, Bergamo, Bologna, Firenze. Le storie dei condannati al confino in Basilicata per il proprio orientamento sessuale vengono ricostruite e raccontate attraverso le carte di polizia e gli atti giudiziari. Controllo e persecuzione, emarginazione e discriminazione sono gli aspetti essenziali dell'atteggiamento fascista nei confronti delle persone ritenute "anormali”. Le iniziative vogliono puntare i riflettori su un gruppo di vittime le cui vicende si sono perse nelle pieghe della grande Storia: la ricostruzione delle loro vite è indispensabile per individuare e capire i processi di costruzione del "nemico" (politico, di razza, di genere...), dall'uso della propaganda al controllo e schedatura per arrivare all'emarginazione ed alla persecuzione, con l'obiettivo della loro conseguente eliminazione dalla società.
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