Ormai è nel pieno dell'adolescenza, è un vulcano pronto ad esplodere per un nonnulla. Non mi parla ed è sempre più magra e temo l'anoressia. Poi, un giorno, mi dice di non sentirsi una donna e di essersi sempre sentita maschio. Mi crolla tutto il mondo addosso. Non riesco a respirare e mi sembra di vivere la vita di un'altra. Poi, pian piano, tutti i pezzi del puzzle vanno al loro posto. E mi rendo conto di averlo sempre saputo, solo, non ho mai letto da nessuna parte che può succedere e, quindi, non sono mai riuscita a dare un nome a ciò che, nel mio intimo, già sapevo. Non è semplice essere genitori, ma io amo molto i miei figli e cerco di trovare in me stessa tutte le risorse necessarie per affrontare insieme a loro le difficoltà che la vita ci impone. Probabilmente è proprio questo il significato di genitore: aiutare i propri figli ad essere se stessi anche se ci si sente ammaccati. Non ho chiesto io di essere come sono, così come loro non hanno chiesto di essere come sono. Ma sono sempre loro, i miei figli, con le loro luci e le loro ombre. Ed io gli voglio un bene dell'anima.
Alessandra