Ogni 27 gennaio, a partire dal 2005, viene celebrata a livello internazionale la Giornata della Memoria, quale momento di riflessione sulla Storia e sugli orrori del Nazifascismo.
Il 27 gennaio 1945, infatti, l’Armata Rossa liberò il campo di concentramento di Auschwitz e questa data è stata scelta dall’Assemblea Generale dell’Onu per celebrare la fine del genocidio di milioni di persone, in particolare ebrei, disabili, omosessuali, lesbiche, transessuali, rom, sinti, camminanti, dissidenti politici e altre minoranze, sottoponendole a varie forme di persecuzione, tortura e violenza in diversi campi di concentramento, di sterminio o di lavoro forzato.
Pare che gay, lesbiche bisessuali e transessuali/transgender (termini che noi oggi usiamo) siano stati/e il terzo gruppo, dopo ebrei, sinti e rom, ad essere perseguitati/e; tante persone mandate a morire non per una loro particolare appartenenza etnica, politica o religiosa, ma a causa di quella che era considerata una malattia contagiosa che li separava anche dalle altre categorie perseguitate
Per il bene della razza al confino il pederasta
di Giovanni Dall'Orto
Con l’apprezzamento del Presidente della Repubblica Italiana che individua in queste iniziative di Arcigay l’applicazione pratica del dovere della memoria per il quale la Giornata della Memoria è posta sotto l’alto Patronato del Capo dello Stato.