Presidio piazza Castello davanti alla Prefettura 28 aprile 2023 - Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie - L'intervento di Marco Alessandro Giusta coordinatore del Coordinamento Torino Pride.
L'intenso intervento di Marco Alessandro Giusta coordinatore del Coordinamento Torino Pride.
Grazie a tutte e tutti e tutti di essere qui oggi, a stringere in un forte abbraccio le nostre famiglie.
Grazie perchè in questo momento è fondamentale far sentire l'appoggio e la vicinanza della comunità LGBTQIA+ tutta e di tutte le persone e movimenti alleat*, a quella parte fondamentale che in questo momento è sotto attacco e vittima di pregiudizi e disinformazione.
Noi siamo Famiglie Arcobaleno, noi siamo RGR, noi siamo famiglia.
Per questo stasera siamo scese in piazza, chiedendo ancora una volta l'uguaglianza formale e sostanziale, pieni diritti, il matrimonio egualitario, il riconoscimento alla nascita per i figli e le figlie delle coppie dello stesso sesso, l'accesso alle adozioni per le persone singole e dello stesso sesso, l'accesso alla procreazione medicalmente assistita per donne single e coppie di donne.
Non vogliamo parlare di coraggio, non è più il tempo di essere coraggios*. Quello era anni fa, era nel 2005 quando venne approvato il matrimonio egualitario in Spagna, nel 2011 quando in Slovenia si approvò la stepchild adoption, nel 2021 quando in Svizzera si approvò la legge sul consenso informato per le persone trans, nel 2015 quando in Australia si normò la gestazione per altri in forma gratuita. No, non è più il momento di essere coraggios*, è il momento di assumersi le proprie responsabilità.
A tutta la comunità chiediamo "non lasciamo sole le parti più marginalizzate e sotto assedio": le nostre famiglie, le persone trans, le persone piccole. Siamo tutte e tutti parte di una comunità, e di questa comunità ci dobbiamo assumere la responsabilità della cura.
Alle persone alleate chiediamo di metterci la faccia, non aver paura nel difendere quello in cui credono, di prendere la parola e alzare la voce. Non è coraggio, non solo, ma è responsabilità nel contribuire a creare una società migliore.
Alle persone che sono state elette in parlamento chiediamo di approvare quanto prima la proposta di legge che arriva da FA e Rete Lenford nella formula più avanzata possibile, sapendo che in Italia la maggioranza del paese è a favore del matrimonio equalitario. Non è coraggio, è responsabilità.
Alle sindache e ai sindaci, di tutta Italia e soprattutto a quelle e quelli che si ritroveranno qui il 12 maggio, e al nostro sindaco, chiediamo di riprendere o iniziare le iscrizioni e trascrizioni degli atti di nascita dei nostri figli e delle nostre figlie. Sappiamo non essere la soluzione definitiva e certa, ma una transitoria verso una legge nazionale vista l’assenza normativa in merito. Non è coraggio, è responsabilità.
Al governo nazionale, per il quale avevamo basse aspettative ma ziocane, da questa piazza mandiamo un messaggio di dignità e orgoglio: giù le mani dalle nostre figlie e figli!