Scontri e proteste all'Europride di Belgrado: democrazia e diritti civili in pericolo
COMUNICAZIONE DI AGEDO NAZIONALE
Ieri purtroppo, come ci si poteva aspettare, durante l'Europride a Belgrado in Serbia ci sono stati dei gravissimi attacchi da parte di gruppi neonazisti e neofascisti appoggiati dalla Chiesa cristiana ortodossa che la polizia non ha potuto o voluto contenere.
Il governo serbo sapeva di queste minacce e, anziché reprimere le contestazioni antidemocratiche di coloro che vogliono impedire alle persone di essere ciò che sono, in una prima fase ha annullato il pride per poi consentirlo solo su pressione internazionale.
È assolutamente grave che in una nazione che vuole entrare nell'Unione Europea succedano ancora fatti di questo tipo. Ciò conferma il bisogno di una vigilanza costante sui paesi in cui i diritti civili vengono negati. Non c'è nessun motivo valido per impedire alle persone di essere sé stesse e di testimoniarlo pubblicamente. Qualsiasi giustificazione a sostegno di chi la pensa in modo contrario sarebbe un insieme di parole vuote e inutili.
Ci aspettiamo che anche in Italia tutte le forze politiche siano omogenee e unite nel condannare quanto è successo perché qualsiasi passo indietro rispetto all'affermazione dei diritti sarebbe estremamente grave e non tollerabile.
Vedere tuttoggi feriti o persone che rischiano la vita per poter mostrare pubblicamente quello che intrinsecamente sono è veramente una cosa che grida vendetta. Su questo ragionino tutti quanti.
Noi vogliamo che i nostri figli, i nostri parenti e i nostri amici possano camminare a testa alta alla luce del sole e vivere liberi da qualsiasi timore o paura dovuti all'odio altrui.
Fiorenzo Gimelli
Presidente di AGeDO Nazionale