Il ministro della disabilità e della famiglia, Lorenzo Fontana, è colui che voleva cancellare l’UNAR, piccola fiammella di speranza sempre bistrattata ma presente, ed è colui che inneggia a valori che poco hanno a che fare con i Diritti Umani. Diceva poco tempo fa: "Da un lato l’indebolimento della famiglia e la lotta per i matrimoni gay e la teoria del gender nelle scuole, dall’altro l’immigrazione di massa che subiamo e la contestuale emigrazione dei nostri giovani all’estero. Sono tutte questioni legate e interdipendenti, perché questi fattori mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni. Il rischio è la cancellazione del nostro popolo". Chissà di quale popolo parla? Forse adesso da ministro dovrà mettersi a studiare!
Tutto questo resterà per noi inaccettabile e lotteremo con tutte le nostre forze perché l’oscurantismo non abbia spazio. Noi siamo cittadini e cittadine libere e pretendiamo gli stessi diritti di tutte le altre senza se e senza ma.
Chiediamo quindi a tutti e tutte coloro che credono nei valori della Libertà, Parità, Eguaglianza, Laicità e Accoglienza di sottoscrivere convintamente il nostro recente e ultimo manifesto che lancia il Piemonte Pride 2018 e chiediamo alle Istituzioni regionali e cittadine di tutta la regione di affiancarci senza tentennamenti perché il futuro appare tempestoso e oscuro per tutti e tutte.
Torino, 2/5/2018