Abbiamo chiamato il numero telefonico indicato e abbiamo trovato altre mamme e altri papà, tutti del nord Italia, e abbiamo capito che un altro mondo era possibile, non esisteva, ma si poteva creare. Abbiamo aperto la nostra casa ai fantasmi dell'etere di Salvatore, che sono diventati magicamente ragazzi in carne ed ossa. In seguito abbiamo contattato con Salvatore Arcigay Palermo. Ai tempi l'associazione viveva difficoltà varie per la scarsità di persone visibili che portassero nella società civile le istanze dei cittadini lgbtq+. Così abbiamo compreso che senza visibilità non c'era esistenza, né per le persone né per le associazioni: eravamo, ragazzi/e e famiglie, fantasmi di una società escludente e marginalizzante. Abbiamo accompagnato nostro figlio nel suo percorso di visibilità come potevamo, come ci inventavamo giorno per giorno, perché, come diceva lui: "Non voglio vivere nascosto come gli scarafaggi”. Con il consenso di Salvatore, abbiamo fondato una sezione Agedo a Palermo e per i media diventiamo "I coraggiosi genitori di Agedo Palermo che sfidano il silenzio". Ma noi non ci siamo mai sentiti coraggiosi; spaventati sì, come chi naviga in mari ignoti e solitari. Tanti giovani e un discreto numero di genitori hanno trovato in Agedo Palermo gli aiuti che cercavano. Nel tempo, l’associazione si è avvalsa del lavoro volontario di persone generose e competenti per donare sostegno, dare informazioni, fare formazione. Io e mio marito ora viviamo a Carmagnola, in Piemonte, e facciamo parte di Agedo Torino: all'interno dell'associazione siamo la memoria storica e, per quanto possiamo, continuiamo a dare anche il nostro contributo per costruire una società sempre più equa e umana verso i cittadini lgbtq+. A Palermo altre mamme con l’aiuto di volontari competenti continuano ciò che abbiamo iniziato. Salvatore vive a Londra con suo marito e lavora nella city come ingegnere analista programmatore di sistemi informatici; si è sposato a Oslo, quando ancora in Italia non c'erano le unioni civili. Quando vengono a trovarci avvengono sempre nuovi coming out, spesso divertenti, perché la gente ancora non pensa in automatico che due uomini possano essere una coppia di sposi. I coming out non finiscono mai in una società eteronormativa. 

Francesca M.