La storia
Agedo Torino è nata legalmente nel 2014 ma già da alcuni anni un piccolo gruppo di genitori operava perseguendo la mission di Agedo Nazionale: supportare le famiglie con figli omosessuali e lavorare per il riconoscimento dei diritti civili dei nostri/e figli/e LGBT+, diritti dovuti ad ogni essere umano.
All’inizio del 2010 (possiamo parlare di una vera e propria seconda fase) l’ingresso di un nutrito gruppo di nuovi genitori soci, cha hanno dato voce, tempo e impegno, è stato linfa vitale innovativa per l’Associazione e ha consentito la realizzazione di attività fino a quel momento non pensabili né possibili.
Un lavoro faticoso per contattare famiglie e ragazzi e far conoscere l’associazione sul territorio, lavoro sviluppatosi nel corso degli anni con il coraggio e la determinazione derivanti dall’amore per i nostri figli.
Con il passare del tempo sono state intessute relazioni con associazioni, scuole, enti locali e istituzioni con la consapevolezza dell’importanza della collaborazione a tutto campo.
Non è stato e non è facile ma, nonostante alcuni momenti di crisi anche molto forti, andiamo avanti con tenacia e ottimismo.
Il lavoro in rete, la collaborazione con altre associazioni hanno trovato concreta realizzazione, ad esempio, anche nella scelta della sede legale di Agedo Torino: Casa Arcobaleno dove convivono più di 20 associazioni, non solo LGBT+.
"Nata da un sogno, custode di incontri, speranze, ansie, gioie, timori, abbracci, fatiche, sorrisi...” queste parole dipingono perfettamente l’animo dei genitori di Agedo Torino.
Ora c’è una terza fase, ancora nuova nella nostra storia che, a partire dalle solide basi così formate, vede l’ingresso di nuovi genitori, interessati e motivati che affrontano con spirito diverso nuove sfide inimmaginabili in passato.
Nel tempo abbiamo allargato i nostri orizzonti poiché pian piano chi si rivolgeva a noi non erano più solo famiglie con figli omo/bisessuali ma cominciavano ad arrivare, con frequenza sempre crescente, famiglie con figli transgender anche non binari. Questo ci ha sollecitati a informarci, studiare e confrontarci con queste nuove realtà al punto che siamo in “formazione permanente”. In questo modo abbiamo la possibilità di stare vicino e supportare nel modo migliore le famiglie che si rivolgono a noi.
Ci avvaliamo anche della collaborazione di specialisti (psicologi, psichiatri ed endocrinologi) che operano sul campo, ci offrono il loro contributo e possono intervenire in caso di necessità.
Far parte di una grande associazione quale Agedo Nazionale, con collocazione anche internazionale, ci apre una finestra sul mondo, fornisce grosse opportunità e consente la conoscenza e la condivisione di buone pratiche.
Ancora oggi purtroppo ci sono famiglie che rifiutano i propri figli, che non sono pronte ad accoglierli, che faticano ad accettarli e noi ci sforziamo affinché le cose cambino. Cerchiamo, per quanto ci è possibile, nel nostro piccolo e tra mille difficoltà, di costruire un mondo migliore e accogliente per i nostri figli e per i figli di nessuno: hanno diritto di vivere una vita piena, serena e alla luce del sole.
Auspicavamo tutti un cambiamento rapido nei modelli culturali ma il percorso si è rivelato più ostico di quanto sperassimo e oggi sappiamo di avere dinanzi ancora tanta strada da percorrere.
Tuttavia con ottimismo diciamo che le cose cambiano, lentamente ma cambiano!